martedì 13 dicembre 2016

S.Lucia...


BREVE ACCENNO DI STORIA - Lucia è vissuta tra il 283 e il 304 DC. a Siracusa. Discendente di famiglia nobile era promessa sposa a un giovane anch'esso di buona famiglia, con un futuro di moglie e madre. Ovviamente il matrimonio era combinato; ma la ragazza di animo dolce e generoso, aveva tutt'altre aspirazioni. Quando la mamma si ammalò gravemente, forse di febbre emorragica, decise di andare a Catania portandola con sé, per pregare sulla tomba di S.Agata. La Santa le apparve in sogno, professandole la guarigione della madre e cosi avvenne. A questo punto, Lucia tornata nel frattempo a Siracusa, ruppe il fidanzamento, consacrò il suo voto al Signore e cominciò ad aiutare i poveri e i bisognosi distribuendo le sue ricchezze e vivendo lei stessa in povertà. Questa cosa però non venne accettata né dalla suoi familiari né tanto meno dal suo oramai ex-sposo. Per la giovane cominciò un periodo terribile. L'ex fidanzato, che non accettava la decisione e soprattutto l'umiliazione di vedersi respinto decise di vendicarsi rivelando al tiranno prefetto Pascasio, la Fede di Lucia. Il ragazzo probabilmente non immaginava quanto terribile sarebbe stata la condanna nei confronti della fanciulla! Infatti quel periodo vigeva il Paganesimo ed erano note le persecuzioni contro i Cristiani ad opera dell'Impero di Diocleziano. Lucia non rinnegò la propria Fede; subì il martirio, ed alla fine venne uccisa; si dice che le vennero cavati gli occhi, ed è per questo che è la Santa protettrice della vista. Inoltre è anche la Santa Patrona della luce, dal momento che la sua morte ricorre qualche giorno prima del solstizio d'inverno e quindi quando le ore di luminosità sono piuttosto ridotte. Non a caso si dice che il giorno di S.Lucia è il giorno più corto dell'anno.

MITI  LEGGENDE TRADIZIONI - C'è un culto legato alla Martire che rimanda alle tradizioni natalizie. Nelle regioni dell'Italia del nord ed anche in alcuni Paesi del nord d'Europa, invece di Babbo Natale è S.Lucia colei che in groppa al suo asinello e al fido cocchiere Castaldo, porta i doni ai bimbi buoni. Qualche tempo prima, le scrivono una letterina per dirle che sono stati ubbidienti e meritevoli. La sera prima del 13 dicembre, i bambini hanno l'usanza di lasciare latte, caffè e biscotti per la Santa, carotine, fieno, arance per l'asinello e pane per Castaldo, Poi vanno a letto presto presto: S.Lucia non deve notarli! La mattina troveranno dolcini e regalini lasciati per loro.
In Finlandia e in Norvegia, il folklore vuole che in questo giorno di mattino presto, le giovani fanciulle vestano una lunga tunica bianca adornata di una cintura rossa e una candela in mano. Le ragazze sfilano in processione lunghe le strade, fermandosi in prossimità di scuole, ospedali, luoghi di lavoro, cantando inni per celebrare la Santa. Dopo i canti, distribuiscono dolci di panpepato e vin brulé. A guidare la processione è una ragazza prescelta che simboleggia Lucia; solo lei porta in capo una corona con delle candele. Infatti si narra che la giovane Martire, si avventurasse di notte e di nascosto lungo le strade, a portare cibo e acqua ai poverelli; sul capo aveva una corona di luce per illuminarle il cammino. La tunica bianca stà a significare le Lucia morì vergine, e la cintura rossa rappresenta il sangue del martirio.

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